Per ecoturismo si intende una modalità di viaggiare consapevole, sempre più diffusa tra i viaggiatori attenti all’impronta di carbonio prodotta dalle proprie attività. In questo studio analizzeremo da vicino alcune tra le statistiche più recenti relative all’ecoturismo, tenendo d’occhio come il turismo sostenibile sta modificando l’industria turistica nel suo complesso.
L’ecoturismo è un tipo di turismo in cui si combinano il viaggiare responsabile in aree naturali, la conservazione e il rispetto dell’ambiente e l’attenzione nei confronti del benessere degli abitanti del luogo.
Conosciuto anche come turismo sostenibile, questo modo di viaggiare è in netta crescita, poiché sono sempre più numerosi i viaggiatori che cercano soluzioni in grado di ridurre l’impatto ambientale e di supportare le comunità locali. I termini ‘ecoturismo’ e ‘turismo sostenibile’ hanno fatto per la prima volta la loro comparsa sulla carta stampata negli anni 80 e da quel momento la loro diffusione ha continuato a espandersi.
Tra le attività a cui si può partecipare in questo tipo di viaggi, ve ne sono alcune particolarmente apprezzate:
Per la fine del 2022 era stata prevista una crescita del mercato globale dell’ecoturismo fino a 185,43 miliardi di dollari, con un incremento del 17.5% rispetto ai 157,76 miliardi del 2021. Entro il 2026 si prevede un’ulteriore ascesa di questo mercato, fino a 299,03 miliardi di dollari, con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 12.7%.[1]
Un terzo (33%) degli intervistati ha dichiarato di avere scelto una struttura ecosostenibile per il pernottamento nel corso delle vacanze dell’ultimo anno. Considerando il numero di cittadini residenti negli Stati Uniti che hanno viaggiato all’estero nel 2021, questi numeri corrispondono approssimativamente a 6 milioni di persone. Inoltre 11,2 milioni (il 62% dei viaggiatori statunitensi) hanno dichiarato di avere programmato un soggiorno ecosostenibile per le prossime vacanze.
Abbiamo raccolto i dati relativi alle ricerche online (Google) contenenti frasi riconducibili al turismo sostenibile, in modo da stabilire come è cambiato nel tempo l’interesse del pubblico nei confronti di questo argomento.
Le ricerche online contenenti i termini ‘viaggiare sostenibile’ hanno fatto registrare una notevole crescita negli Stati Uniti: si è infatti passati dalle 446 ricerche mensili dell’aprile 2019 alle 1.082 dell’aprile 2022, con un incremento del 142,6%. Nello stesso periodo di tempo anche le ricerche relative all’ecoturismo, o ‘turismo ecologico’ sono cresciute dell’83,8%.
Un quarto dei viaggiatori intervistati ha riferito di avere notato in passato alternative ecosostenibili, mentre stava consultando siti di viaggi per cercare informazioni su vari tipi di soggiorno; mentre il 29% si dichiara propenso a documentarsi sulla sostenibilità prima di procedere a una prenotazione.
Tra tutti gli intervistati il 71% ha espresso la propria intenzione di volersi impegnare di più in futuro per viaggiare in maniera ecosostenibile; una percentuale che è cresciuta del 10% rispetto al 2021.[2]
Sono diverse le ragioni per cui una persona cerca intenzionalmente una sistemazione ecosostenibile o si rivolge a operatori turistici eco-friendly. Quasi la metà degli intervistati (46%) ha dichiarato di avere scelto una struttura ecosostenibile nel corso degli ultimi 12 mesi. Tra le principali motivazioni che hanno spinto a questa scelta ricorrono spesso le seguenti:
Tra coloro che hanno risposto di non avere scelto una sistemazione ecosostenibile nel corso dell’ultimo anno il 31% ha ammesso di non essere a conoscenza che ci fosse un’alternativa, mentre il 29% ha detto di non sapere dove trovarla. Queste percentuali rivelano che può essere fatto ancora molto per rendere queste strutture più visibili e accessibili a chi è potenzialmente interessato a convertirsi all’ecoturismo. [2]
Alcuni viaggiatori globali hanno una percezione dell’ecoturismo e delle destinazioni ecosostenibili che li rende meno inclini a prenotare tale tipo di viaggi e strutture. Tra le ragioni alla base di questa diffidenza troviamo al primo posto la convinzione che altri tipi di viaggio siano più allettanti (32%) e che l’ecoturismo non offra il livello di lusso desiderato (27%).
Tra le altre ragioni riferite da chi non ha preso in considerazione l’idea di prenotare un viaggio ecosostenibile vi sono la convinzione che non ci siano alternative di questo tipo nelle destinazioni prescelte o che le strutture che rispondono ai requisiti della sostenibilità si trovino solo in aree remote. Anche in questo caso le risposte rivelano come le aziende e le organizzazioni che si occupano di ecoturismo possano fare ancora molto per espandere il proprio bacino di utenza e per sfatare alcuni luoghi comuni su questo tipo di vacanze.
Quando si cercano opzioni di viaggio più ecosostenibili, a prima vista può sembrare che questi tipi di soluzione siano più costosi rispetto alle alternative tradizionali. Ciò talvolta accade perché le strutture per l’ecoturismo sono generalmente gestite da piccole aziende locali invece che dai più importanti tour operator internazionali.
Ma ci sono diversi altri aspetti per cui l’ecoturismo può risultare più economico rispetto ad altre soluzioni. Viaggiando per esempio all’interno dei confini del proprio paese si può risparmiare notevolmente scegliendo il treno invece dell’aereo, soprattutto considerando che – secondo la IATA – i voli aerei producono il 2,5% delle emissioni mondiali di gas serra.
I dati sotto riportati mostrano il risparmio medio che è possibile ottenere scegliendo il treno in alternativa all’aereo per spostarsi tra alcune note città degli Stati Uniti. Viaggiando in treno da Portland a Seattle si possono per esempio spendere mediamente 400 dollari in meno rispetto al volo aereo.
Tratta | Costo in treno | Costo del volo | Risparmio |
Da Seattle a Portland | $63 | $463 | $400 |
Da Miami a Tampa | $100 | $375 | $275 |
Da Los Angeles a San Diego | $54 | $259 | $205 |
Da NY a Boston | $162 | $290 | $128 |
Da NY a Washington | $188 | $291 | $103 |
Il viaggio in treno può sembrare però svantaggioso a livelli di tempistica, considerando che la tratta da Seattle a Portland viene coperta in circa tre ore e mezza contro i 55 minuti del volo aereo; tuttavia se si aggiungono i tempi di attesa in aeroporto e le code ai controlli per la sicurezza, alla fine si dovranno sommare più o meno un paio d’ore al tempo del volo, per cui la differenza finale si ridurrà sensibilmente.
Abbiamo voluto capire quali sono le differenze medie dei costi per i turisti che decidono di pernottare in alberghi e strutture ricettive ecosostenibili rispetto alle soluzioni tradizionali. Abbiamo per questo passato in rassegna le dieci mete più gettonate per brevi vacanze cittadine, confrontando i prezzi delle sistemazioni ecosostenibili e di quelle standard, in modo da rilevare quali differenze ci possono essere.
In media scegliendo una struttura ecosostenibile si spendono 151 dollari in meno a notte, ovvero il 39% in meno rispetto alle opzioni tradizionali. Questi dati risulterebbero probabilmente molto diversi se si prendessero in considerazione unicamente le pensioni più economiche e gli ostelli, ma decidere di pernottare in un albergo ecosostenibile può comunque risultare più economico di quanto la gente comunemente pensa.
Nella nostra analisi abbiamo passato in rassegna i prezzi degli appartamenti, hotel e aparthotel meglio recensiti su Booking.com, con e senza il filtro “Programma Viaggi Sostenibili” disponibile. I dati ricavati si riferiscono ai costi per prenotazioni relative al mese di novembre del 2023 in alberghi delle dieci città più visitate secondo le classifiche di Euromonitor [5 ] ovvero Parigi, Dubai, Amsterdam, Madrid, Roma, Berlino, New York, Londra, Monaco di Baviera e Barcellona.
Coinvolgere le comunità locali e interagire con esse è uno degli aspetti caratteristici e dei ruoli chiave dell’ecoturismo, che si impegna a supportare le attività più piccole e a far arrivare il denaro speso direttamente alla gente del luogo piuttosto che ai grossi tour operator (in genere meno inclini a pratiche ecosostenibili).
In base ai dati raccolti risulta che i viaggiatori globali sono interessati a vivere esperienze culturali di partecipazione, che restituiscano qualcosa alle comunità locali delle aree visitate. Due terzi (66%) dei viaggiatori globali hanno dichiarato di voler vivere un’esperienza autentica, correlata alla cultura locale, e il 27% ha riferito di informarsi sulla cultura locale della propria meta di viaggio prima della partenza.
[Grafico: Ecoturismo e comunità locali: le opinioni dei viaggiatori / Desiderano un’esperienza autentica, che rappresenti la cultura locale 66% / Desiderano lasciare le comunità locali delle destinazioni visitate in condizioni migliori rispetto al momento dell’arrivo 59% / Si documentano attivamente sulla cultura della propria meta prima della partenza 27% / Sarebbero felici di spendere di più per attività che restituiscano qualcosa alle comunità dei luoghi visitati 25%]
Un altro sondaggio sulle previsioni per il 2022 ha rivelato che il 58% dei viaggiatori considera importante che il proprio viaggio apporti benefici alla comunità locale della destinazione visitata, mentre il 29% ha espresso l’intenzione di informarsi riguardo all’impatto che la propria può esercitare sulle comunità stesse.[4]
Quando si tratta di viaggi la voce relativa ai trasporti è sempre una delle più importanti da prendere in considerazione, soprattutto se ci si impegna a viaggiare in maniera sostenibile. A seguire vengono riportati alcuni dati riguardo al trasporto sostenibile e a come le persone stanno pensando di modificare le proprie abitudini di viaggio per ridurre l’impronta di CO2.
Secondo le statistiche il 30% dei viaggiatori globali prova un senso di colpa o di vergogna quando utilizza l’aereo, a causa dell’impatto che questo mezzo di trasporto ha sull’ambiente. Circa un quarto degli intervistati (22%) ha riferito di informarsi sulla rete dei mezzi pubblici o sul noleggio di biciclette quando è in viaggio, mentre il 20% sceglie il treno in alternativa all’auto per le tratte più lunghe; solo l’11% ha noleggiato un’auto a basse emissioni.
Circa i tre quarti dei viaggiatori globali intervistati (75%) hanno risposto di avere pianificato per i prossimi viaggi un maggiore utilizzo di mezzi eco-friendly, come la bicicletta o il trasporto pubblico, invece dei taxi o delle auto a noleggio.
Inoltre il 28% degli intervistati si è dichiarato disposto a effettuare un viaggio più lungo per arrivare a destinazione, utilizzando il treno invece dell’aereo o dell’auto, al fine di ridurre le proprie emissioni di CO2.
[Grafico: Come i viaggiatori globali intendono cambiare riguardo ai trasporti / Vogliono passare a un maggiore utilizzo di mezzi eco-friendly, come la bicicletta o il trasporto pubblico 75% / Sarebbero disposti ad affrontare un viaggio più lungo per ridurre la propria impronta di CO2 28% / Pagherebbero di più per noleggiare un’auto elettrica 18%]
Nella sezione relativa alle domande sull’autonoleggio il 18% degli intervistati si è dichiarato disposto a pagare di più per poter avere un’auto elettrica nei propri viaggi; tuttavia non si hanno dati sulla cifra supplementare che queste persone accetterebbero di corrispondere per questa alternativa più sostenibile.
Scegliere destinazioni più vicine, e che quindi possono evitare o ridurre la durata dei voli aerei, è una delle soluzioni possibili per viaggiare in maniera più sostenibile e con un occhio di riguardo per l’ambiente. Seguire insomma la nuova tendenza della “staycation”, ovvero delle vacanze non distanti dalla zona in cui si risiede.
Oltre la metà degli intervistati (57%) ha confermato la propria intenzione di voler considerare mete non più troppo lontane per i prossimi viaggi e un terzo (33%) ha pensato di farlo proprio per ridurre le emissioni di carbonio. Quasi un quarto (23%) ha dichiarato di avere già scelto una prossima destinazione più vicina a casa per limitare il proprio impatto ambientale.
Molti viaggiatori pensano che gli albergatori e i gestori di altre strutture ricettive potrebbero fare molto di più per migliorare il livello di sostenibilità.
Se azioni come contenere il consumo d’acqua o ridurre l’utilizzo di oggetti monouso sono relativamente facili e immediate da mettere in pratica, altre misure richiedono tempo e investimenti: nel breve termine le strutture ricettive possono concentrarsi sui cambiamenti più semplici, mentre per le modifiche più radicali e complesse è indispensabile un progetto di sostenibilità a lungo termine.
L’ecoturismo può portare grandi vantaggi non solo all’ambiente e alle comunità locali, ma anche agli stessi viaggiatori. Riportiamo qui solo alcuni tra i principali benefici del viaggiare sostenibile.
[1] The Business Research Company, ‘Rapporto 2022 sul mercato globale dell’ecoturismo’ (https://www.thebusinessresearchcompany.com/report/ecotourism-global-market-report)
[2] Booking.com, ‘Rapporto sui viaggi sostenibili nel 2022’ (https://globalnews.booking.com/download/1161485/booking.comsustainabletravelreport2022final.pdf)
[3] Travel Incorporated, ‘I viaggi ecosostenibili non devono essere più costosi’ (https://www.travelinc.com/sustainable-travel-doesnt-have-to-cost-more/)
[4] Booking.com, ‘Viaggi: previsioni per il 2022’ (https://www.booking.com/c/trends/travelpredictions2022.en-gb.html)
[5] Euromonitor International, ‘Le 100 città più visitate del 2021’ (https://go.euromonitor.com/rs/805-KOK-719/images/wpTop100CitiesIndex2021-v0.4.pdf)
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