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Ecoturismo e turismo sostenibile: le statistiche del 2022

Per ecoturismo si intende una modalità di viaggiare consapevole, sempre più diffusa tra i viaggiatori attenti all’impronta di carbonio prodotta dalle proprie attività. In questo studio analizzeremo da vicino alcune tra le statistiche più recenti relative all’ecoturismo, tenendo d’occhio come il turismo sostenibile sta modificando l’industria turistica nel suo complesso.

Le statistiche dell’ecoturismo in sintesi

  • Con il passaggio dai 157,76 miliardi di dollari del 2021 ai 185,43 miliardi del 2022, per il volume del mercato globale dell’ ecoturismo è stato stimato un incremento del 17.5%.
  • Scegliere per il pernottamento una sistemazione sostenibile costa in media 151 dollari  in meno a notte, ed è mediamente il 39% più economico rispetto alle soluzioni non sostenibili.
  • La percentuale dei viaggiatori che considerano la sostenibilità un aspetto molto importante è un ragguardevole 71%, mentre raggiunge il 42% quella di coloro che riconoscono nel cambiamento climatico la ragione che li ha spinti a scelte di viaggio più sostenibili.
  • Circa 6 milioni di americani hanno soggiornato presso una struttura sostenibile nel corso dell’ultimo anno e 11,2 milioni hanno dichiarato di avere in previsione di farlo nei prossimi 12 mesi.
  • Dall’aprile del 2019 all’aprile del 2022 nelle ricerche online si è registrata un’impennata del 142,6% per quanto riguarda le parole chiave ‘viaggi sostenibili’ .
  • Tre viaggiatori su cinque (62%) hanno dichiarato di avere intenzione di scegliere  una struttura sostenibile per almeno un pernottamento nel corso delle vacanze del prossimo anno.
  • La maggioranza dei viaggiatori globali (66%) desidera vivere esperienze di viaggio “autentiche”, che rappresentino e rispettino le culture e comunità locali.
  • Un terzo (33%) dei viaggiatori si è dichiarato disposto a scegliere mete più vicine a casa per poter ridurre le proprie emissioni di CO2.

Ecoturismo: ma cos’è?

L’ecoturismo è un tipo di turismo in cui si combinano il viaggiare responsabile in aree naturali, la conservazione e il rispetto dell’ambiente e l’attenzione nei confronti del benessere degli abitanti del luogo.  

Conosciuto anche come turismo sostenibile, questo modo di viaggiare è in netta crescita, poiché sono sempre più numerosi i viaggiatori che cercano soluzioni in grado di ridurre l’impatto ambientale e di supportare le comunità locali. I termini  ‘ecoturismo’ e  ‘turismo sostenibile’ hanno fatto per la prima volta la loro comparsa sulla carta stampata negli anni 80 e da quel momento la loro diffusione ha continuato a espandersi.

Le attività più amate dell’ecoturismo

Tra le attività a cui si può partecipare in questo tipo di viaggi, ve ne sono alcune particolarmente apprezzate:  

  • escursioni ecologiche in piccoli gruppi
  • camminate o trekking immersi nella natura
  • navigazioni e crociere ecosostenibili
  • viaggi con programmi di semina e messa a dimora di alberi

Ecotourism market size

I volumi del mercato dell’ecoturismo

Per la fine del 2022 era stata prevista una crescita del mercato globale dell’ecoturismo fino a 185,43 miliardi di dollari, con un incremento del 17.5% rispetto ai 157,76 miliardi del 2021. Entro il 2026 si prevede un’ulteriore ascesa di questo mercato, fino a 299,03 miliardi di dollari, con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 12.7%.[1]

Quante sono le persone che viaggiano in maniera ecosostenibile?

Un terzo (33%) degli intervistati ha dichiarato di avere scelto   una struttura ecosostenibile per il pernottamento nel corso delle vacanze dell’ultimo anno. Considerando il numero di cittadini residenti negli Stati Uniti che hanno viaggiato all’estero nel 2021, questi numeri corrispondono approssimativamente a 6 milioni di persone. Inoltre 11,2 milioni (il 62% dei viaggiatori statunitensi) hanno dichiarato di avere programmato un soggiorno ecosostenibile per le prossime vacanze. 

L’interesse nei confronti del turismo sostenibile

Abbiamo raccolto i dati relativi alle ricerche online (Google) contenenti frasi riconducibili al turismo sostenibile, in modo da stabilire come è cambiato nel tempo  l’interesse del pubblico nei confronti di questo argomento.

Le ricerche online contenenti i termini ‘viaggiare sostenibile’ hanno fatto registrare una notevole crescita negli Stati Uniti: si è infatti passati dalle 446 ricerche mensili dell’aprile 2019 alle 1.082 dell’aprile  2022, con un incremento del 142,6%. Nello stesso periodo di tempo anche le ricerche relative all’ecoturismo, o ‘turismo ecologico’ sono cresciute dell’83,8%.

Un quarto dei viaggiatori intervistati ha riferito di avere notato in passato alternative ecosostenibili, mentre stava consultando siti di viaggi per cercare informazioni su vari tipi di soggiorno; mentre il 29% si dichiara propenso a documentarsi sulla sostenibilità prima di procedere a una prenotazione. 

Tra tutti gli intervistati il 71% ha espresso la propria intenzione di volersi impegnare di più in futuro per viaggiare in maniera ecosostenibile; una percentuale che è cresciuta del 10% rispetto al 2021.[2]

Perché le persone scelgono di viaggiare ecosostenibile?

Sono diverse le ragioni per cui una persona cerca intenzionalmente una sistemazione ecosostenibile o si rivolge a  operatori turistici eco-friendly. Quasi la metà degli intervistati (46%) ha dichiarato di avere scelto una struttura ecosostenibile nel corso degli ultimi 12 mesi. Tra le principali motivazioni che hanno spinto a questa scelta ricorrono spesso le seguenti:

  • Contribuire a ridurre l’impatto ambientale (31%)
  • Idea che le strutture sostenibili siano più rispettose delle comunità locali  (24%)
  • Desiderio di vivere un’esperienza di viaggio più “autentica” e maggiormente legata al territorio (21%)

Tra coloro che hanno risposto di non avere scelto una sistemazione ecosostenibile nel corso dell’ultimo anno il 31%  ha ammesso di non essere a conoscenza che ci fosse un’alternativa, mentre il 29% ha detto di non sapere dove trovarla. Queste percentuali rivelano che può essere fatto ancora molto per rendere queste strutture più visibili e accessibili a chi è potenzialmente interessato a convertirsi all’ecoturismo. [2]

Come viene considerato il turismo sostenibile

Alcuni viaggiatori globali hanno una percezione dell’ecoturismo e delle destinazioni ecosostenibili che li rende meno inclini a prenotare tale tipo di viaggi e strutture. Tra le ragioni alla base di questa diffidenza troviamo al primo posto la convinzione che altri tipi di viaggio siano più allettanti (32%) e che l’ecoturismo non offra il livello di lusso desiderato (27%).

Fonte[2]

Tra le altre ragioni riferite da chi non ha preso in considerazione l’idea di prenotare un viaggio ecosostenibile vi sono la convinzione che non ci siano alternative di questo tipo nelle destinazioni prescelte o che  le strutture che rispondono ai requisiti della sostenibilità si trovino solo in aree remote. Anche in questo caso le risposte rivelano come le aziende e le organizzazioni che si occupano di ecoturismo possano fare ancora molto per  espandere il proprio bacino di utenza e per sfatare alcuni luoghi comuni su questo tipo di vacanze.

L’ecoturismo: ma quanto costa?

Quando si cercano opzioni di viaggio più ecosostenibili, a prima vista può sembrare che questi tipi di soluzione siano più costosi rispetto alle alternative tradizionali. Ciò talvolta accade perché le strutture per l’ecoturismo sono generalmente gestite da piccole aziende locali invece che dai più importanti tour operator internazionali.

Ma ci sono diversi altri aspetti per cui l’ecoturismo può risultare più economico rispetto ad altre soluzioni. Viaggiando per esempio all’interno dei confini del proprio paese si può risparmiare notevolmente scegliendo il treno invece dell’aereo, soprattutto considerando che  – secondo la IATA – i voli aerei producono il 2,5% delle emissioni mondiali di gas serra.

Confronto dei costi treno/aereo

I dati sotto riportati mostrano il risparmio medio che è possibile ottenere scegliendo il treno in alternativa all’aereo per spostarsi tra alcune note città degli Stati Uniti. Viaggiando in treno da Portland a Seattle si possono per esempio spendere mediamente 400 dollari in meno rispetto al volo aereo. 

TrattaCosto in trenoCosto del voloRisparmio
Da Seattle a Portland$63$463$400
Da Miami a Tampa$100$375$275
Da Los Angeles a San Diego$54$259$205
Da NY a Boston$162$290$128
Da NY a Washington$188$291$103
Fonte[3]
I costi del biglietto ferroviario sono calcolati in base al prezzo medio di un acquisto effettuato con un anticipo di 7 giorni.

Il viaggio in treno  può sembrare però svantaggioso a livelli di tempistica, considerando che la tratta da Seattle a Portland viene coperta in circa tre ore e mezza contro i 55 minuti del volo aereo; tuttavia se si aggiungono i tempi di attesa in aeroporto e le code ai controlli per la sicurezza, alla fine si dovranno sommare più o meno un paio d’ore al tempo del volo, per cui la differenza finale si ridurrà sensibilmente.

Ecoturismo  e ricettività

Abbiamo voluto capire quali sono le differenze medie dei costi per i turisti che decidono di pernottare in alberghi e strutture ricettive ecosostenibili rispetto alle soluzioni tradizionali. Abbiamo per questo passato in rassegna le dieci mete più gettonate per brevi vacanze cittadine, confrontando i prezzi delle sistemazioni ecosostenibili e di quelle standard, in modo da rilevare quali differenze ci possono essere. 

In media scegliendo una struttura ecosostenibile si spendono 151 dollari in meno a notte, ovvero il 39% in meno rispetto alle opzioni tradizionali.  Questi dati risulterebbero probabilmente molto diversi  se si prendessero in considerazione unicamente le pensioni più economiche e gli ostelli, ma decidere di pernottare in un albergo ecosostenibile può comunque risultare più  economico di quanto la gente comunemente pensa. 

Nella nostra analisi abbiamo passato in rassegna i prezzi degli appartamenti, hotel e aparthotel meglio recensiti su Booking.com, con e senza il filtro “Programma Viaggi Sostenibili” disponibile. I dati ricavati si riferiscono ai costi per prenotazioni  relative al mese di novembre del 2023 in alberghi delle dieci città più visitate secondo le classifiche di Euromonitor [5 ] ovvero Parigi, Dubai, Amsterdam, Madrid, Roma, Berlino, New York, Londra, Monaco di Baviera e Barcellona.

L’ecoturismo e le comunità locali

Coinvolgere le comunità locali e interagire con esse è uno degli aspetti caratteristici e dei ruoli chiave dell’ecoturismo, che si impegna a supportare le attività più piccole e a far arrivare il denaro speso direttamente alla gente del luogo piuttosto che ai grossi tour operator (in genere meno inclini a pratiche ecosostenibili). 

In base ai dati raccolti risulta che i viaggiatori globali sono interessati a vivere esperienze culturali di partecipazione, che restituiscano qualcosa alle comunità locali delle aree visitate. Due terzi (66%) dei viaggiatori globali hanno dichiarato di voler vivere un’esperienza autentica, correlata alla cultura locale, e il 27% ha riferito di informarsi sulla cultura locale della propria meta di viaggio prima della partenza.

[Grafico: Ecoturismo e comunità locali: le opinioni dei viaggiatori / Desiderano un’esperienza autentica, che rappresenti la cultura locale 66% / Desiderano lasciare le comunità locali delle destinazioni visitate in condizioni migliori rispetto al momento dell’arrivo 59% / Si documentano attivamente sulla cultura della propria meta prima della partenza 27% / Sarebbero felici di spendere di più per attività che restituiscano qualcosa alle comunità dei luoghi visitati 25%]

Fonte[2]

Un altro sondaggio sulle previsioni per il 2022 ha rivelato che il 58% dei viaggiatori considera importante che il proprio viaggio apporti benefici alla comunità locale della destinazione visitata, mentre il  29% ha espresso l’intenzione di informarsi riguardo all’impatto che la propria può esercitare sulle comunità stesse.[4]

Trasporti sostenibili

Quando si tratta di viaggi la voce relativa ai trasporti è sempre una delle più importanti da prendere in considerazione, soprattutto se ci si impegna a viaggiare in maniera sostenibile. A seguire vengono riportati alcuni dati riguardo al trasporto sostenibile e a come  le persone stanno pensando di modificare le proprie abitudini di viaggio  per ridurre l’impronta di CO2.

La scelta del mezzo di trasporto

Secondo le statistiche il 30% dei viaggiatori globali prova un senso di colpa o di vergogna quando utilizza l’aereo, a causa dell’impatto che questo mezzo di trasporto ha sull’ambiente. Circa un quarto degli intervistati  (22%) ha riferito di informarsi sulla rete dei mezzi pubblici o sul noleggio di biciclette quando è in viaggio, mentre il 20% sceglie il treno in alternativa all’auto per le tratte più lunghe; solo l’11% ha noleggiato un’auto a basse emissioni. 

Fonte[2]

I buoni propositi per il futuro

Circa i tre quarti dei viaggiatori globali intervistati (75%) hanno risposto di avere pianificato per i prossimi viaggi un maggiore utilizzo di mezzi eco-friendly, come la bicicletta o il trasporto pubblico,  invece dei taxi o delle auto a noleggio. 

Inoltre il  28% degli intervistati si è dichiarato disposto a effettuare un viaggio più lungo per arrivare a destinazione, utilizzando il treno invece dell’aereo o dell’auto, al fine di ridurre le proprie emissioni di CO2. 
[Grafico: Come i viaggiatori globali intendono cambiare riguardo ai trasporti / Vogliono passare a un maggiore utilizzo di mezzi eco-friendly, come la bicicletta o il trasporto pubblico 75% / Sarebbero disposti ad affrontare un viaggio più lungo per ridurre la propria impronta di CO2 28% / Pagherebbero di più per noleggiare un’auto elettrica 18%] 

Fonte[2]

Nella sezione relativa alle domande sull’autonoleggio il 18% degli intervistati si è dichiarato disposto a pagare di più per poter avere un’auto elettrica nei propri viaggi; tuttavia non si hanno dati sulla cifra supplementare che queste persone accetterebbero di corrispondere per questa alternativa più sostenibile.  

Ecoturismo e “staycation”

Scegliere destinazioni più vicine, e che quindi possono evitare o ridurre la durata dei voli aerei, è una delle soluzioni possibili per viaggiare in maniera più sostenibile e con un occhio di riguardo per l’ambiente. Seguire insomma la nuova tendenza della “staycation”, ovvero delle vacanze non distanti dalla zona in cui si risiede.

Oltre la metà degli intervistati (57%) ha confermato la propria intenzione  di voler considerare mete non più troppo lontane per i prossimi viaggi e un terzo (33%) ha pensato di farlo proprio per ridurre le emissioni di carbonio. Quasi un quarto (23%) ha dichiarato di avere già scelto una prossima destinazione più vicina a casa per limitare il proprio impatto ambientale. 

Fonte[2]

Cosa possono fare i gestori delle strutture ricettive per essere più eco-friendly

Molti viaggiatori pensano che gli albergatori e i gestori di altre strutture ricettive potrebbero fare molto di più per migliorare il livello di sostenibilità.

  • Oltre un terzo (35%) degli intervistati ritiene che il riscaldamento e la climatizzazione dovrebbero poter essere controllati dalle singole camere tramite un sistema di chiavi elettroniche o sensori, in modo da poter attuare un risparmio energetico efficace.
  • I gestori delle strutture ricettive dovrebbero fornire agli ospiti maggiori informazioni sulla cultura locale, sulle tradizioni, gli ecosistemi e le modalità di comportamento da tenere quando si visita una nuova località (32%).
  • Oltre un quarto (27%) degli intervistati rinuncerebbe alla pulizia giornaliera della camera per ridurre il consumo d’acqua.
  • Sono numerose (27%) le persone che preferirebbero usare per i pasti e per il servizio in camera solo posate e piatti riutilizzabili e non quelli  usa e getta.

Se azioni come contenere il consumo d’acqua o ridurre l’utilizzo di oggetti monouso sono  relativamente facili e immediate da mettere in pratica, altre misure richiedono tempo e investimenti: nel breve termine le strutture ricettive possono concentrarsi sui cambiamenti più semplici, mentre per le modifiche più radicali e complesse è indispensabile un progetto di sostenibilità a lungo termine.

I vantaggi del viaggiare sostenibile

L’ecoturismo può portare grandi vantaggi non solo all’ambiente e alle comunità locali, ma anche agli stessi viaggiatori. Riportiamo qui solo alcuni tra i principali benefici del viaggiare sostenibile. 

  • Minore impatto ambientale – Soggiornando in strutture a conduzione locale e consumando il cibo del luogo contribuirai a ridurre l’impatto ecologico, poiché in questo modo si evita di fare ricorso ai prodotti d’importazione. Scegliendo il cibo locale e i piccoli ristoranti indipendenti potrai assaporare alimenti più freschi e dal minore impatto ambientale.
  • Sostegno alle comunità locali – Preferendo strutture ricettive ecosostenibili e tour operator locali supporterai le comunità del posto, poiché il denaro speso entra direttamente in circolo nella loro economia, cosa che non accade invece nel caso delle grandi compagnie. Rivolgiti a gestori che lavorano con gli abitanti del luogo: è questo il modo migliore per far sì che la comunità possa beneficiare direttamente dei profitti.
  • Contributo etico alla salvaguardia della natura – Alcune attrazioni turistiche in cui sono coinvolti gli animali possono essere molto apprezzate dai viaggiatori ma non necessariamente essere un bene per gli animali stessi. Diverse attività, come le passeggiate a dorso d’elefante o gli incontri ravvicinati con le tigri, non possono essere considerate etiche; e tra i compiti del turismo ecosostenibile c’è anche quello di “educare” il viaggiatore riguardo a questi aspetti. Cerca organizzazioni impegnate nella salvaguardia della natura e prendi in considerazione l’idea del volontariato se vuoi vivere un’esperienza veramente autentica e sorprendente a contatto con il regno animale.

Fonti

[1] The Business Research Company, ‘Rapporto 2022 sul mercato globale dell’ecoturismo’ (https://www.thebusinessresearchcompany.com/report/ecotourism-global-market-report)

[2] Booking.com, ‘Rapporto sui viaggi sostenibili nel 2022’ (https://globalnews.booking.com/download/1161485/booking.comsustainabletravelreport2022final.pdf)

[3] Travel Incorporated, ‘I viaggi ecosostenibili non devono essere più costosi’ (https://www.travelinc.com/sustainable-travel-doesnt-have-to-cost-more/)

[4] Booking.com, ‘Viaggi: previsioni per il 2022’ (https://www.booking.com/c/trends/travelpredictions2022.en-gb.html)

[5] Euromonitor International, ‘Le 100 città più visitate del 2021’ (https://go.euromonitor.com/rs/805-KOK-719/images/wpTop100CitiesIndex2021-v0.4.pdf)



This work is licensed under a Creative Commons Attribution-ShareAlike 4.0 International License
Giacomo Piva

Giacomo Piva, CMO and Co-founder at Radical Storage Giacomo Piva has worked in the travel industry since 2008 across multiple niches including tourist transportation, luxury travel, and ecotourism. He now focuses on growing the global luggage network, Radical Storage, which is currently available in over 500 cities, in the likes of London, Paris, New York, and Rio de Janeiro. Giacomo has a bachelor's degree in Communication Science and an in-depth experience across travel marketing, especially in improving a brand’s digital presence within the industry.

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